lunedì 12 novembre 2007

"Dieci piccoli indiani"

Da tempo stavo riflettendo su cosa farne di questo blog.E' un po che non viene aggiornato perchè,per un motivo e per un'altro,sono diventanto "pigro".Pigro perchè ovunque mi guardo vedo solo dello schifo,ogni giorno ci sarebbe da fare una denuncia.Di sicuro se continuassi a parlare esclusivamente di politica,di malaffare,di intrighi di palazzo e di immondizia all'italiana rischierei di scadere nel banale.Qualcuno potrebbe dire: "Non sono mai abbastanza le denuncie,come non è mai abbastanza l'indignazione nei confronti di certi personaggi".Io gli risponderei : "E' vero,potrei scrivere 10 articoli al giorno solo sfogliando i giornali on-line,sentendomi dire 'bravo','condivido','sono d'accordo'...ma non è questo il mio fine.Non cerco consensi,IO non sono un politico,non cerco la denuncia facile o la polemica.Il mio scopo principale,fin dall'inizio,è stato quello di far riflettere i miei pochi,anzi pochissimi,lettori.Non voglio scadere nel banale,o ricalcare altri blog,e probabilmente all'inizio,per inesperienza e nella foga di intraprendere questa bellissima esperienza,posso sicuramente aver peccato in questo senso.Io non sono un giornalista,non sono sulla notizia,come molti blogger che stimo fanno,quindi mi sono limitato sostanzialmente,fino ad adesso,a riprendere notizie e commentarle.Cosi,interrogandomi su cosa fare,le mie 10 idee sono diventate 9,poi 8...e infine me ne è rimasta solo 1."
L'ultima idea è quella di un cambio di direzione,da ora in poi su questo blog non ci sarà solo politica ma recensirò anche dei libri.
Vorrei quindi inaugurare questa nuova rotta recensendo appunto "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie.

La regina del giallo si cimenta in un "giallo al chiuso",tendenzialmente molto impegnativo,con un'abilità e una narrativa avvincenti riuscendo a tenermi incollato al libro per ore intere.La storia si svolge su un'isolotto chiamato "Nigger island" (isola nera) a causa della sua forma somigliante ad una testa di nero.Dieci persone sono invitate in questa isola,sulla quale sorge una villa lussuosissima in passato appartenuta a importanti attori dell'epoca,a trascorrere un periodo di vacanza estiva da una persona che non conoscono.Neanche i dieci invitati si conoscono tra di loro,salvo i domestici,e qui già la Christie ci descrive,senza tanti fronzoli e passando al sodo,in modo realistico i comportamenti degli invitati che si sentono un po tutti estranei e a disagio.Il ritmo della narrativa,passato il periodo introduttivo dove viene descritta la familiarizzazione dei personaggi tra di loro,viene scandito dalle sparizioni e dalle morti.Non viene lasciato molto spazio alle emozioni dei personaggi e ai loro stati d'animo,ma comunque risultano tutti credibili e nessuno sembra essere di secondo piano.Possiamo quasi dire che questa semplicità renderà molto arduo a chi cercherà di capire chi è l'assassino prima della fine del libro il compito.Le descrizioni degli interni della villa e del paesaggio dell'isola non sono,come altri autori ci hanno abituato,giravolte di parole in cui ad ogni riga lo scrittore ci vuole dimostrare la sua superiorità,ma sono concrete e dirette per lasciare spazio alla narrazione.Concludendo è un libro godevolissimo,forse uno dei migliori della Christie,anche per chi non ama il genere.Per gli amanti del giallo invece è sicuramente un "must" che non può deludervi.Buona lettura.

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