Politeconomia

Rai 3 ieri sera ha avuto un palinsesto interessante per chi,come me,è interessato alla politica e alle sorti del nostro disastrato paese.In prima serata a "W l'Italia diretta" vediamo ospite Bertinotti,e subito dopo,a "Primo Piano",Travaglio ci ha raccontato come ha visto lui il v-day.Ma partiamo con ordine.A "W l'Italia diretta" si è parlato principalmente di economia,mondo del lavoro e del caso FIOM.Tra gli ospiti si è distinto Ferruccio De Bortoli,per la sua visione del mondo del lavoro un po "precaria".Secondo De Bortoli adesso,con la legge Biagi,molto lavoro sommerso è venuto a galla e quindi più italiani ora hanno,almeno,un contratto di lavoro.Continua poi rievocando il passato,mica tanto,quando il lavoro nero era una vera e propria piaga.Volano numeri,statistiche e quando si passa ai numeri vuol dire che non si sa cosa dire.Forse De Bortoli non sa che ancora oggi il lavoro nero è un piaga,soprattutto nel meridione,favorito dall'immigrazione clandestina senza regole e che,come ha detto anche Bertinotti,l'unica scelta non deve riguardare l'albero dove impiccarsi.La visione che ha il direttore del principale quotidiano di economia e finanza nel nostro paese è a dir poco allarmante e questa cosa mi preoccupa non poco.Lui ha la mentalità da economista e non da operaio,non sa cosa vuol dire non arrivare alla fine del mese o dover sfamare una famiglia lavorando un mese si e uno no.Se il precariato porta benefici alle aziende abbassando il costo del lavoro,eliminando le pensioni e impedendo ai dipendenti qualsiasi forma di protesta allora è chiaro che va appoggiata(fischi dal pubblico).Bertinotti dal canto suo non si risparmia la patetica recita del bravo politicante rosso.Ha buone parole per tutti e dice che il precariato è intrisecamente anticostituzionale.Gli interventi di Bertinotti dovrebbero entrare nella storia della scuola di politica,esprimeva concetti a favore del cittadino,del lavoratore e dei giovani.Peccato però,e questo è sotto gli occhi di tutti,che a parole siano bravi tutti.Infatti dopo più di un'anno di governo di centro sinistra la legge Biagi non è stata toccata,non abbiamo ancora una legge sul conflitto di interessi,il cuneo fiscale non è stato diminuito di un centesimo e non c'è,di fatto,nessun aiuto o politica per i giovani.Bertinotti stesso ammette che occorrono dei cambiamenti per poter stare al passo con i mutamenti della società.Inolte aggiunge che la politica è diventata succube di ciò che detta l'economia e non è capace di ribellarsi.Allora,se fossi stato in Ruffini,gli avrei chiesto:
"Se lei crede che nella politica occorra un cambiamento e dice che la politica è succube dell'economia.Perchè non si dimette?Cosi qualcun'altro potrà provare a risollevare la politica italiana dal gioco dell'economia"
Peccato che non gli è stata fatta questa domanda,sarei stato molto curioso di sapere la risposta visto che egli stesso ha ammesso la suddittanza della politica a qualche potere astratto e non ben definito.E sempre lui ha ammesso che occorre un rinnovamento/cambiamento.Bertinotti anche tu te ne devi andare,portati dietro più gente che puoi e chiudi la porta quando esci.